Il museo dell'olio e del vino

IL MUSEO  DELL’OLIO E DEL VINO DEL PARCO DEL NEGROAMARO

L'Amministrazione Comunale, in applicazione delle norme previste nello Statuto Comunale, con particolare riferimento all'art.2, intende tutelare e valorizzare la cultura e le tradizioni locali, salvaguardando principalmente quelle attraverso le quali la Città di Squinzano è conosciuta e apprezzata in Italia e all'Estero, ritenendole presupposti ineludibili per promuovere lo sviluppo e la crescita socio – economica della collettività.

In quest'ottica, la Giunta Comunale, con atto di indirizzo n. 109 del 07 Maggio 2007, ha promosso la creazione del Museo dell'Olio e del Vino nel Parco del Negroamaro partendo da un'idea progettuale del Prof. Sergio Miglietta. L'idea originale, nel corso degli anni, ha subito varie modifiche al fine di rendere il Museo maggiormente funzionale alla sua finalità di promozione e valorizzazione del territorio.

In tal senso l'originario progetto è stato modificato dapprima, con la delibera G.M. del 04 ottobre 2007 che ha inserito l'idea di attivazione di un Centro Museale in un sistema di rete con gli altri poli culturali presenti nel territorio (vds. progetto: "Conoscere, conoscersi … farsi conoscere" – anno 2007) e, successivamente, con la delibera G.M. 177 del 14 ottobre 2008, che ha integrato la funzione museale di preservazione della storia e delle tradizioni locali con quella di promozione della cultura nelle sue varie forme espressive e con la valorizzazione delle strutture produttive e turistiche di eccellenza operanti nel territorio.

Il Museo originariamente concepito quale centro di "preservazione della memoria" è divenuto poi centro di "divulgazione della memoria per la crescita culturale, sociale ed economica del territorio". La "memoria", che nel Museo trova il suo alveo di conservazione naturale, "diventa marchio caratterizzante il territorio, che acquisisce una valenza unica nell’ambito della società globale".

 

Presupposti e Finalità

Il presupposto concreto per progettare e costruire il futuro di una collettività scaturisce dalla necessità di recuperare, valorizzare e promuovere il territorio attraverso un'operazione di "marketing culturale" che mira, con il coinvolgimento sia dei singoli che delle istituzioni, non solo al rilancio della cultura, intesa  come strumento di promozione del dialogo e di libera circolazione delle idee, ma, anche, a riscoprire ed a salvaguardare il patrimonio storico, artistico e culturale della città e del più ampio ambito territoriale in cui la medesima insiste.

Tale patrimonio, infatti, costituisce la peculiarità e l’elemento caratterizzante del nostro territorio all’interno di quella realtà macro sociale che viene comunemente definita come "mercato globale".

Dal  rapporto tra gli uomini ed il territorio scaturisce la "memoria", che non è solo "nostalgico ricordo di un passato ormai sbiadito dal tempo", bensì un marchio che affonda le origini nella storia e nella cultura di una popolazione, caratterizzandola e contraddistinguendola all’interno delle relazioni socio–economiche nazionali ed estere.

Una siffatta impostazione trova, peraltro, conforto nell’affermazione secondo la quale: "La città è nella sua storia, essa non è solo un immenso deposito di fatiche, opera delle nostre mani ma, anche, testimonianza di valori".

L'obiettivo di promuovere la cultura e valorizzare il territorio e la sua economia trova il suo fondamento nella volontà di far ritrovare a Squinzano la sua vocazione naturale di "porta del Salento", "finestra sull'Oriente" e "via maestra per l'Europa".

La nostra Città è riuscita a conquistarsi un posto non anonimo nella storia nazionale, grazie all'operosità, all'ingegno ed al sacrificio di tanti suoi figli, legando la sua immagine a quella di terra del vino, dell’olio e della musica.

La fortuna di Squinzano nasce da quella stretta fascia di terra che a nord del paese si estende a cavallo della ferrovia, per perdersi, poi, verso la costa in un mare di verdi vigneti carichi di grappoli scuri e succosi.

Per tutto il periodo ricompreso tra il primo ed il secondo dopoguerra, in quella stretta fascia di terra  pulsavano di vita e di operosità tanti stabilimenti vinicoli e la vecchia manifattura dei tabacchi.

Botti ricolme d'uva traboccavano da variopinti carretti tirati da cavalli stanchi che, con il loro passo lento e barcollante, ostacolavano il transito ai primi autocarri a benzina che con le brusche accelerate dei loro ruvidi autisti in "canottiera e coppola" e lo strombazzare di clacson rauchi, logorati dall'uso continuo,  preannunciavano l’incalzare di un frenetico progresso e di un inesorabile declino.

Su tutto dominava il fischio del treno che con un nero pennacchio di fumo annunciava da lontano il suo arrivo.

È stata la ferrovia la vera fortuna di Squinzano, essa rappresentava il collegamento con l'Italia e con il mondo.

Se il vino rappresentava il sangue pulsante che muoveva l'economia e la cultura cittadina, l'olio si identificava con l'anima di una città che affondava le sue radici nella tradizione monastica basiliana che, dal vicino oriente, terra d'origine dell’olivo, aveva introdotto nel nostro territorio nuove tecniche di coltivazione della pianta, simbolo di pace e cara a Minerva, e di lavorazione dell’olio, fonte di ricchezza e di prosperità.

Su tutto riecheggiava il suono della Banda Musicale che, sotto la magistrale direzione di Ernesto e Gennaro Abbate, dava voce ad una città viva, ponendola al centro del palcoscenico culturale nazionale ed internazionale.

La città non era uno dei tanti sonnacchiosi paesi del meridione, ma era la porta per l’Europa.

Questa congiuntura favorevole, unita a terreni fertili ed ubertosi e ad imprenditoria agricola vivace e dinamica, è stata l'alchimia vincente di una crescita e di uno sviluppo economico e socio-culturale che ha collocato Squinzano nella storia e da cui scaturisce la  sua "memoria".

Oggi il treno a vapore non fischia più e "anonimi Eurostar", annunciati da voci metalliche, sfrecciano sulle rotaie ignorando la città.

Dove prima fervevano le attività ed intensi erano gli scambi di esperienze e di culture diverse, è sceso il silenzio, quel cuore pulsante si è fermato, lasciando cadere Squinzano in un sonno profondo.

Quei vecchi ed enormi stabilimenti color pastello, contraddistinti da nomi "forestieri", diventati parte integrante del luogo, "Folonari", "Messaggi", "Brigatti", "Macchi", un tempo testimonianza di vita e di progresso, sono oggi solo il pallido esempio di una "archeologia industriale", vuota testimonianza di un inesorabile degrado economico, monumento tangibile dell’incuria e del disinteresse pubblico.

Vino ed olio non scorrono più come linfa vitale ed anche la Banda ha perso la sua voce….

 

Obiettivi

Le Attività Culturali rappresentano uno degli elementi fondamentali dell'Amministrazione Comunale di Squinzano, sia sul piano dell’identità culturale che su quello della crescita individuale e della coesione sociale. Ciò in quanto fattore strategico sul piano socio-economico e della competitività.

La promozione delle attività culturali opera principalmente nella direzione del riequilibrio territoriale per accrescere non soltanto il benessere individuale della popolazione, ma anche il senso di appartenenza e di identità di interi gruppi sociali.

Per questo l'Assessorato al Turismo ed al recupero del patrimonio, storico, artistico e culturale, già da alcuni anni, ha adottato nuove strategie di intervento dando nel contempo continuità, rafforzando le esperienze consolidate e favorendo la graduale creazione di competenze e di progettualità nel proprio territorio valorizzandone risorse e potenzialità fino ad assumere un ruolo leader, non solo nel Nord Salento , ma anche a livello interprovinciale. Ciò grazie, anche, alla  posizione geografica della città che si interseca con le limitrofe province di Brindisi e Taranto.

La difficile situazione della finanza pubblica, in generale, ha indotto l'Assessorato a dare priorità ad un forte impegno progettuale e innovativo diretto a coinvolgere nella propria azione di valorizzazione del proprio patrimonio, storico, artistico e culturale sia le istituzioni pubbliche (Stato, Regioni, Enti territoriali), che gli altri soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, al fine di favorire al massimo lo sviluppo di sinergie e la realizzazione di economie mediante l'ottimizzazione e la messa in comune delle risorse disponibili.

L'azione intrapresa mira, quindi, a sviluppare le collaborazioni progettuali inter-istituzionali, privilegiando gli interventi capaci di generare ricadute produttive nei contesti territoriali interessati e favorendo la partecipazione finanziaria, attraverso forme di partenariato, protocolli d’intesa e accordi di programma sia con soggetti pubblici che privati.

Gli obiettivi che si sono intesi perseguire con la creazione di un Centro Museale denominato "Museo dell’Olio e del Vino del Parco del Negroamaro" sono quelli di:

  • favorire il rapporto fra tradizione ed innovazione nella valorizzazione del patrimonio storico, artistico, figurativo, letterario, antropologico regionale, anche nei suoi aspetti meno noti;
  • valorizzare le identità culturali, la storia, la memoria, la testimonianza civile e le tradizioni popolari del territorio sia Salentino che di Terra d'Otranto (province di Brindisi, Lecce e Taranto), con particolare attenzione per le contaminazioni fra diversi generi artistici;
  • sviluppare la conoscenza e la fruizione dei beni monumentali, archeologici, artistici e naturalistici della territorio, anche in funzione di un potenziamento dei circuiti di turismo culturale e della destagionalizzazione dei flussi turistici;
  • favorire il confronto e lo scambio con le realtà culturali di altri Paesi, con particolare riferimento a quelli dell’area mediterranea, nell'ottica della cooperazione e della reciprocità;
  • promuovere la ricerca e lo studio relativi a tematiche culturali e scientifiche e favorirne la diffusione;
  • recuperare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale della città, identificato nella "memoria" cioè nel rapporto che lega una popolazione al suo territorio;
  • potenziare l'immagine e l'attrattiva del territorio al fine di promuovere un ritorno in termini di investimenti;
  • favorire la creazione di sinergie tra i soggetti pubblici e quelli privati nell'ottica di un recupero ed una valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale intesa come operazione di marketing culturale diretta al rilancio ed alla promozione delle realtà produttive tipiche locali quali:
    • l’enogastronomia (vino, olio, prodotti derivati dal frumento e dal latte, dolciumi)
    • l’artigianato (lavorazione del ferro, del rame e della pietra)
    • il turismo alternativo di qualità (percorsi di trekking e piste ciclabili tra le masserie fortificate, le "grancie" dei basiliani e le ville giardino dei primi del novecento) mediante l’incentivazione di strutture ricettive diffuse (bed & breakfast – agriturismo); 
  • favorire la divulgazione e la conoscenza  delle peculiarità culturali, artistiche e socio economiche del territorio mediante la cooperazione e gli interscambi con le comunità italiane all’estero e con gli Istituti di Cultura Italiani all’estero.

Per questo è necessario sia uno screening accurato del territorio diretto ad individuarne le potenzialità e gli elementi di eccellenza, sia un'operazione di marketing del territorio finalizzata, da una parte, a valorizzarne l'immagine e, dall'altra, ad intercettare la domanda del mercato sia dal punto di vista turistico che di quello delle produzioni tipiche (artigianato ed enogastronomia).

 

Priorità di intervento

In coerenza con gli obiettivi illustrati, nel quadro della normativa nazionale e regionale vigente, il Museo incentiva le seguenti attività:

  • mostre ed eventi espositivi, con particolare riferimento alla realizzazione di forme di interazione e contaminazione artistica, nonché alla valorizzazione di contenitori, aree e siti regionali di rilevante pregio storico ed architettonico; 
  • diffusione dei valori della lettura soprattutto nelle fasce giovanili ed incentivazione dell’editoria, anche multimediale, con particolare attenzione per la piccola editoria indipendente;
  • promozione di iniziative di qualità relative alla conoscenza delle matrici culturali e delle tradizioni popolari della Puglia; della storia, della memoria e della testimonianza civile; di tematiche di alto valore culturale e scientifico;
  • convegni, seminari e manifestazioni, ricerche e studi di alto valore culturale e scientifico;
  • progetti finalizzati al dialogo interculturale e alla promozione della cultura della pace;
  • progetti di ricerca, di studio e di documentazione sul patrimonio culturale, monumentale, storico, ambientale e naturalistico pugliese;
  • premi artistici, letterari e scientifici destinati al riconoscimento delle "eccellenze" ed alla valorizzazione dei nuovi talenti regionali, nazionali ed internazionali;
  • partecipazione a mostre, manifestazioni e convegni di studio e di ricerca nazionali ed internazionali.

Le  iniziative programmate, quindi, lungi dal costituire sporadici eventi occasionali e contingenti, si inseriscono in un discorso programmatico aventi specifiche le seguenti finalità;

  • prevedere, promuovere ed incentivare forme di interazione e circuitazione su ampia scala favorendo e/o inducendo sinergie con eventi nazionali, regionali e provinciali aventi le medesime finalità;
  • promuovere e sviluppare la conoscenza del territorio, la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni mediante iniziative finalizzate alla sensibilizzazione della lettura ed alla diffusione del libro inteso quale strumento di conoscenza, di formazione e di crescita culturale;
  • promuovere manifestazioni celebrative con riguardo a personalità e/o ad aspetti significativi della cultura e della storia del territorio al fine di valorizzare l'identità culturale e le tradizioni della città;
  • promuovere ed incentivare progetti di ricerca o di studio in materia di recupero e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale della città di Squinzano nel macrocontesto demo-etno-antropologico salentino e pugliese;
  • promuovere ed incentivare mostre, rassegne espositive o eventi culturali in genere, diretti a valorizzare immobili di particolare interesse storico ed artistico sia pubblici che privati;
  • promuovere ed incentivare la produzione multimediale quale strumento di ampia e capillare diffusione delle manifestazioni culturali finalizzate al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale cittadino;
  • promuovere ed incentivare nella realizzazione delle manifestazioni culturali inserite nel programma le sinergie e le interdipendenze tra i settori produttivi e le realtà sociali ed istituzionali operanti sul territorio.

 

Interventi ed Iniziative

Nell'ambito delle strategie delineate, l'Assessorato al Turismo e per il Recupero del Patrimonio Artistico, Storico e Culturale del Comune di Squinzano ha curato l'allestimento del Museo del Vino e dell'Olio nel Parco del Negroamaro, con sede presso l'ex Municipio di Piazza Plebiscito, nella convinzione che la "preservazione dell'identità storica e la progettazione dello sviluppo non può prescindere dal recupero e dalla valorizzazione della memoria intesa come rapporto inscindibile che relaziona i valori di un popolo al suo territorio".

In quest'ottica è stato attivato:

  • un "Museo reale", luogo della memoria collettiva, la cui documentazione esposta è stata gentilmente concessa dal prof. Sergio Miglietta e dal dr. Stefano Ferilli;
  • un "Museo Virtuale", strumento della comunicazione per il rilancio del territorio e delle sue risorse (www.museosquinzano.com)

Lo sforzo di raccolta, schedatura e catalogazione del materiale esposto ha costituito e continua a costituire, la base per la formazione di un archivio di testimonianze prezioso sia per la ricostruzione dell'evoluzione della città e del suo territorio cittadino, sia per la riscoperta di luoghi e piccoli angoli caratteristici ormai dimenticati.

Strumento fondamentale del Museo Virtuale sono, invece, le tecnologie multimediali che favoriscono forme di interazione collettiva fra luoghi lontanissimi e permettono la diffusione dell’immenso patrimonio locale e la commercializzazione elettronica.

Il Museo del Vino e dell'Olio è articolato in più sezioni, tutte direttamente consultabili sull'apposito Sito. In particolare sono individuabili tre aree:

  • storica–economica: dove è custodita la documentazione archivistica e l'oggettistica e ove sono allocate le teche delle case vinicole ed olearie maggiormente rappresentative del territorio;
  • artistica: dove sono ospitate le rassegne di pittura e scultura che attraverso una correlazione con il territorio valorizzano gli artisti locali;
  • multimediale: dove vengono effettuati incontri e convegni con proiezioni su maxi schermo e dove è custodita la galleria delle foto d’epoca.

Il coordinamento dell’attività museale è affidato ad Ornella Luciani (Manager Director) che si avvale della collaborazione specialistica dell'Atelier Music'arte - Spazio Libero, diretto da Maria Lanzilotto. La gestione del Museo Virtuale è curata da Marco De Clemente (webmaster del Sito ufficiale www.museosquinzano.com).  

Il Sito del museo si interfaccia con tutte le Cantine vinicole e le aziende olearie operanti nel Nord Salento e con le strutture di ricezione turistica di eccellenza che operano nel nostro territorio.

Il nostro museo virtuale ha varcato i confini nazionali aprendo finestre in tutti quei Paesi dove sono particolarmente presenti le nostre comunità e dove è particolarmente vivo l’interesse per la nostra Terra.

 

MUSEO DELL’OLIO E DEL VINO & PUGLIA WINE SCHOOL

ASSESSORATO AL TURISMO
cell. + 39. 349 0740935    cell  + 39. 328 4372422
www.museosquinzano.com
e-mail claudio.taurino@alice.it  e-mail  claudio.taurino1959@gmail.com

YLTOUR e PUGLIA WINE SCHOOL
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